TERAMO – Alla vigilia delle firma di un Piano di rilancio della Val Vibrata in programma domani in Provincia, durissie accuse rivolge il consogliere regionale del pd, Claudio Ruffini alla politica teramana, “rimasta spettatrice della tragedia” . Questo il contenuto di una lettera aperta indirizzata al presidente Valter Catarra e diffusa alla stampa:
“Egregio Presidente, nel ringraziarLa per l’invito Le comunico che non riuscirò ad essere presente all’incontro di domani in quanto impegnato nei lavori della V Commissione Consiliare. Le invio comunque alcune mie considerazioni sul tema dell’incontro da Lei convocato che avrei espresso se fossi stato presente. Sul rilancio dell’area di crisi della Val Vibrata si è detto ed annunciato molto ma finora è noto a tutti che non si è raggiunto alcun risultato.
Questa volta mi auguro che sia quella buona visto che sono trascorsi ben 5 anni dalla firma di quel Protocollo d’Intesa Vibrata-Tronto. Mentre le nostre aziende chiudono, non soltanto per colpa della mancata attuazione del Protocollo, la politica teramana è rimasta spettatrice di questa immane tragedia. Se è vero che la crisi che ci sta investendo tutti è strutturale, la Val Vibrata ed il teramano dimostrano che qui è ancora più forte e crudele. Il numero dei cassaintegrati, dei disoccupati, delle cessazioni delle aziende, ci dicono che in questa parte della provincia doveva essere considerata una priorità dalle Istituzioni.
Invece non è stato così: la Regione Abruzzo ha approvato il pacchetto P.R.E.S.T.O. in cui trova considerazione la crisi della Val Peligna ma non la Val Vibrata. Inoltre registriamo da parte del Governo una scarsa attenzione alla Val Vibrata: Chiodi e Spacca nello scorso mese di giugno avevano chiesto di essere convocati ma finora non hanno ricevuto nessuna risposta. Ininterrottamente le istituzioni locali, in primis la Provincia di Teramo e le forze sociali locali, hanno sostenuto la necessità di trasformare il protocollo d’Intesa per la Vibrata-Tronto in un Accordo di Programma che porti con sé finanziamenti certi. Abbiamo invece l’impressione che Chiodi sia andato a Roma sfornito di argomenti, ergo di finanziamenti, necessari per attivare la procedura che permetterebbe all’Abruzzo di candidarsi ad ottenere delle code dei finanziamenti nazionali. Concludo quindi con l’auspicio che in questo incontro il Presidente Chiodi venga per dire dove reperirà le risorse regionali necessarie affinché la Val Vibrata possa essere rilanciata e ottenere maggiori attenzioni dalla politica regionale, così come è avvenuto per la Valle Peligna.
A sostegno di questa direzione ricordo solo da ultimo che sulla Val Vibrata c’è già un’Intesa con il Governo, c’è la condivisione delle parti sociali e datoriali, c’è un territorio che ha una contiguità con le Marche , cioè siamo in presenza di un’area vasta con due Regioni che hanno una forte vocazione industriale che deve essere rilanciata. Sosterrò comunque tutte le iniziative utili per giungere in poco tempo a dare concretezza all’Accordo per il rilancio dell’area di crisi della Val Vibrata”.
Il Consigliere regionale Claudio Ruffini